Podere Santa Maria

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Rai Tre - Camila Raznovich

Il 27 Marzo 2018, durante una giornata ancora tipicamente invernale e un forte vento di tramontana, sono state realizzate presso il Podere Santa Maria, le riprese nel campo degli olivi millenari, trasmesse poi nella puntata speciale ‘Il borgo dei borghi’ del programma ‘Kilimangiaro’, andato in onda su Rai3 la sera di Pasqua. La conduttrice Camila Raznovich e la Chef Cristina Bowerman hanno mostrato al pubblico uno degli esemplari più rappresentativi di questo rarissimo gruppo di alberi monumentali, con una breve passeggiata all’interno dell’oliveto. Mi auguro che questo rappresenti un primo passo verso un percorso di valorizzazione di questo sito, rimasto fino ad oggi totalmente sconosciuto ai più. In realtà un gruppo di ricercatori del CNR - Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Perugia se ne sta interessando da diversi anni, riuscendo a dimostrare che questi olivi appartengono ad una varietà unica, non riscontrata in nessun’altra parte dell’Umbria né del resto dell’Italia e del Mediterraneo e che manifestano un perfetto adattamento alle avverse condizioni climatiche locali, che hanno determinato la quasi totale scomparsa del resto dell’olivicoltura in quest’area.
Che si tratti dei progenitori delle varietà attuali? O degli unici sopravvissuti di un insediamento olivicolo arcaico?
In ogni caso onore al merito a chi li ha preservati nel corso dei secoli, per essersi presa cura di questi patriarchi, di averne impedito l’abbattimento e di averli fatti sopravvivere fino ad oggi, incluso mio nonno Giacomo (agricoltore brianzolo,classe 1884), mio padre Gianfranco nativo dell'altopiano di Cheren (Eritrea) e tutti coloro che in passato hanno lavorato quotidianamente preservando il prezioso sapere della terra nell'azienda originaria De Ponti in Villastrada.                                                                                                                                                                                                                                      
Ora ci auguriamo che intervengano anche altre forme di tutela di questo patrimonio, per farli vivere ancora più a lungo in questo luogo unico e incantato dell'Umbria.
MDP





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